Approvata dai ministri dell’Agricoltura la “nuova” PAC
La “nuova” PAC è sempre più vicina: i ministri dell’Agricoltura dell’UE hanno accettato l’accordo provvisorio raggiunto il 25 giugno con il Parlamento europeo sugli elementi chiave della riforma, avvicinando così l’integrazione della proposta nel diritto dell’UE.
La politica agricola comune (PAC) rappresenta circa un terzo del bilancio dell’UE. I suoi obiettivi sono:
- fornire ai cittadini dell’UE alimenti sicuri a prezzi accessibili
- garantire un tenore di vita equo agli agricoltori
- tutelare le risorse naturali e rispettare l’ambiente
La nuova PAC rafforza le misure ambientali e prevede anche disposizioni volte a garantire un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni e ad aiutare i giovani agricoltori ad accedere alla professione.
Per la prima volta, la legislazione agricola dell’UE include una dimensione sociale segnando così un progresso storico nel modo in cui la PAC tiene conto delle condizioni dei lavoratori agricoli. La nuova PAC prevede una serie di misure volte a incoraggiare gli agricoltori a adottare pratiche agricole più rispettose dell’ambiente. Inoltre, il pacchetto di riforma comprende anche misure volte a ridistribuire i fondi a favore delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni.
Altro passaggio fondamentale è la transizione da una PAC incentrata sulla conformità a una PAC basata sull’efficacia, che darà agli Stati membri la libertà di attuare interventi su misura sulla base di una pianificazione strategica e di obiettivi condivisi specifici, in linea con le loro esigenze.
I prossimi passaggi prevedono ora un confronto a livello interistituzionale sui dettagli tecnici restanti della proposta di riforma, dopo di che questa sarà formalmente approvata sia dal Parlamento europeo che dal Consiglio. La nuova PAC coprirà il periodo 2023-2027. Gli Stati membri avranno tempo fino al 31 dicembre 2021 per sottoporre i loro progetti di piani strategici nazionali alla Commissione per approvazione.
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