
IL MAIALE, VERO PRODOTTO ANTI SPRECO
Sulle origini dell’antichissimo detto popolare “del maiale non si butta via niente”, abbiamo intervistato Luca Govoni, storico dell’alimentazione, che ci ha parlato dell’importanza storico culturale delle origini degli insaccati. Vai all’intervista completa (https://www.youtube.com/watch?v=GFTozhxSOZY ).
Il detto nasce probabilmente in epoca tardo medievale, tra le famiglie contadine, che se avevano il maiale, ne usavano ogni parte. Oggi il detto acquista una nuova valenza nella riflessione collettiva sui temi della sostenibilità, eleggendo il maiale a vero prodotto anti spreco.
Del maiale si usa non solo la carne, per preparare i piatti più svariati, ma anche la cotenna, da mangiare accompagnata ai fagioli; le setole, utilizzate per la realizzazione di pennelli. E del sangue, cosa farne? Ed ecco che nasce il sanguinaccio, sorta di salume diffuso in molte zone della penisola. L’uso in cucina di questo immenso animale è poi molto vario. Dal guanciale, si creano grandi piatti della tradizione come la pasta all’amatriciana, alla carbonara e alla gricia. Dal carrè, le famose braciole, simbolo delle grigliate. Per non parlare poi delle centinaia tipologie di salumi, parte di un’identità non solo gastronomica ma anche storico-culturale.